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Progetto-Pilota di Ricerca Botanica e Sperimentazione Agronomica in Valle d’Ansanto,
con focus su alcune Specie Officinali di tipo Medicinale spontanee del luogo,
finalizzato alla Produzione Prototipale di Fitoestratti a Forte Connotazione Territoriale
a favore dell’Industry Healthcare&Pharmaceutical

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Idea Progettuale

Il Progetto «IntelliGenes», evocativo di una certa forma di «intelligenza dei geni», intende indagare scientificamente le proprietà terapeutiche ed alimurgiche di alcune specie officinali, di tipo medicinale, autoctone di una particolarissima area interna della Campania: la Valle d’Ansanto, in Irpinia.

L’obiettivo è quello di definire una loro propria «connotazione di diversità», rispetto alle omonime specie spontanee di altri luoghi, mediante la dimostrazione dell’esistenza di una «speciale relazione», potenzialmente di «tipo epigenetico», che intercorre tra le stesse ed il «peculiare ambiente» in cui vivono da sempre.

All’interno della Valle d’Ansanto si trova, infatti, un «geosito unico al mondo», noto sin dall’antichità con il nome di Mefite, le cui emissioni gassose hanno dato origine a «condizioni ambientali extra-ordinarie» che potrebbero aver influenzato la Flora Officinale Anxantica (FOA) proprio dal punto di vista delle connesse facoltà salutistiche.

In tal senso, l’indagine multidisciplinare da intraprendere non poteva che proporsi:

– sul fronte analitico, di ricercare, all’interno dei materiali vegetali studiati, degli specifici polimorfismi del DNA, sottostanti a precisi profili metabolici, da cui potesse originare una qualche attività biologico-funzionale distintiva delle specie officinali studiate;

– sul fronte agronomico, di determinare, attraverso prove sperimentali comparative, svolte all’interno di contesti territoriali differenti, il ruolo dell’ambiente sullo sviluppo di tali proprietà.


Gruppo Operativo

Aziende Agricole

Nicola PALERMO | Rossella IACENDA | Renata LISENA

Il Gruppo Operativo del Progetto «IntelliGenes» è costruito in maniera funzionale all’efficiente ed efficace espletamento delle attività previste in ciascun working package ed al conseguimento dei risultati generali attesi. Il partenariato poggia, infatti, sulle tre coordinate fondamentali di coerenza, completezza e competenza, in una logica di piena complementarietà tra i diversi componenti:

– il Soggetto Capofila, l’azienda Promolab – società di Management&Scientific Consulting dedicata all’Industry Healthcare&Pharmaceutical, impegnata nell’ambito della Consulenza Strategica e della Ricerca&Sviluppo di Nuove Specialità Medicinali – che, avendo nella persona del suo Amministratore Unico, il Dott. Luigi Zollo, il Promotore del Progetto «IntelliGenes», ha come principale interesse l’attività di disegn di «concept formulativi» di «prodotti per la salute» altamente innovativi sia per l’assoluta «matrice vegetale di derivazione» che per l’indissolubile «radicamento al territorio di origine» delle specie officinali, di tipo medicinale, impiegate; 

– i Partner Agricoli, le tre aziende coinvolte che portano il nome dei rispettivi Titolari, ovvero Nicola Palermo, Rossella Iacenda e Renata Lisena tutte ubicate in piena Valle d’Ansanto, con affaccio privilegiato sulla Mefite – che partecipano al Progetto «IntelliGenes» non soltanto in ragione di questa loro felice posizione logistica quanto più sulla base della loro volontà di avviare un percorso condiviso di Sperimentazione Agronomica delle specie officinali autoctone con la finalità di favorire un più ampio processo di sviluppo del comparto all’interno del proprio territorio; 

 – il Partner Accademico, l’Università degli Studi di Napoli «Federico II» e, più segnatamente, l’interno Dipartimento di Agraria con sede a Portici che, oltre ad occuparsi della Ricognizione Botanica, funzionale all’identificazione delle «specie target» da sottoporre ad Analisi Molecolari, riprodurrà presso i propri Campi Sperimentali, in parallelo rispetto a quanto svolto dalle Aziende Agricole in Valle d’Ansanto, la Sperimentazione Agronomica, al fine di verificare l’influenza di un differente ambiente sulle caratteristiche delle specie officinali indagate – a cui è affidato il Coordinamento Scientifico del Progetto «IntelliGenes» nella persona del Prof. Riccardo Motti, Docente di Botanica Sistematica, che ricopre il ruolo di Responsabile Tecnico-Scientifico


Scenario ed Opportunità

Il Progetto «IntelliGenes» può rappresentare una concreta opportunità di sviluppo per l’intero territorio della Valle d’Ansanto da vari punti di vista:

– quello scientifico, perché si propone di dimostrare che esiste un «rapporto privilegiato», da intendersi in una potenziale «chiave epigenetica», tra il tipico ambiente della Valle d’Ansanto e le specie officinali, di tipo medicinale, che lo popolano, al punto da ipotizzare in capo a queste ultime uno «status di diversità» in fatto sia di profilo genetico (individuabile nel DNA Barcoding, «Anxantico») sia di profilo metabolomico (identificabile nel Fingerprinting, «Anxantico»), elementi che starebbero alla base di differenti o, addirittura, supplementate virtù salutistiche a loro riconducibili;

– quello agronomico, in quanto mira a testare con successo la possibilità di condurre una sperimentazione colturale in loco, su un primo «panel rappresentativo» della Flora Officinale Anxantica (FOA), funzionalmente all’avvio di una successiva pratica agricola in forma aggregata, in un’ottica di costituzione di una Entità formalmente organizzata per la Produzione e Tutela di quelle che possono essere ragionevolmente considerate le «eccellenze officinali» della Valle d’Ansanto;

– quello istituzionale, poiché punta a suggerire all’attore politico alcune interessanti linee-guida per il rilancio dell’economia di un «territorio unico» come quello della Valle d’Ansanto che dovranno essere favorite anzitutto dai Policymaker locali, anche utilmente alla istituzione di un GeoParco a salvaguardia di questo meraviglioso «laboratorio a cielo aperto» che si è naturalmente sedimentato, in un tempo assolutamente non breve, attorno alla Mefite.


Sviluppi Scientifici

Il Progetto «IntelliGenes» è un’occasione da non perdere per il Mondo della Ricerca dal momento che vuole inaugurare una «nuova linea di studio», a partire dalla Botanica Farmaceutica, incentrata sull’affascinante «nesso causale», in potenza di «rango epigenetico», esistente tra specifiche condizioni ambientali e distintive caratteristiche di certa flora officinale.

In tal senso, il suo «valore aggiunto» è insito nel concetto di place of origin di cui si fa ambasciatore e dal quale prende forma un Modello di GeoPrototipazione in grado di dar vita ad archetipi di «prodotti per la salute unici» perché contraddistinti da un indissolubile radicamento al proprio territorio che ne sancisce la «univoca identificazione geografica».

Infatti, questo «progetto-pilota» , che rappresenta la «prima sperimentazione» del genere intrapresa in Valle d’Ansanto, si colloca tra gli studi più innovativi nel panorama internazionale per la potenziale portata dei suoi sviluppi scientifici, oltre che per le positive ricadute socio-economiche che ci si può attendere sull’area geografica di riferimento.

Il Progetto «IntelliGenes» incarna, dunque, uno spirito pionieristico poiché intende aprire una «nuova stagione della Ricerca» nella quale diventi indifferibile coniugare la curiosità scientifica al bisogno di rilancio dei territori, promuovendo in maniera simbiotica le specie botaniche, quelle officinali di tipo medicinale, di maggior interesse ed i loro luoghi di provenienza al fine di far conoscere in Italia e nel mondo dei «prodotti per la salute», come quelli che potranno nascere dai prototipi di partenza, contraddistinti da un’intrinseca «identità territoriale», una vera e propria «impronta del territorio» non replicabile al di fuori di quel contesto.


Piattaforma Comune

Il Progetto «IntelliGenes» intende produrre un positivo impatto sull’economia agricola ed agro-industriale della Valle d’Ansanto, mediante l’introduzione delle piante officinali, di tipo medicinale, all’interno degli schemi produttivi storicamente irregimentati nel luogo, secondo una logica di «micro-filiera certificata» assolutamente Made in Italy e, anzi, Made in Irpinia.

In tal senso, è auspicabile la nascita di una Entità formalmente organizzata in grado di tutelare le specie officinali della Valle d’Ansanto ed i loro Produttori, vale a dire una «piattaforma comune» utile a costruire assieme un «nuovo modello di progettazione bioagronomica» che valorizzi le specie autoctone appartenenti alla Flora Officinale Anxantica (FOA).

Esperienza, questa, da condividere tra i Partner Agricoli del Progetto «IntelliGenes» e le altre aziende del settore che vi si affiancheranno nel prossimo futuro, al fine di potersi tutte orientare verso ordinamenti colturali più in linea con le contemporanee esigenze di salute e di sana alimentazione provenienti dal mercato.

Un percorso da avviare con l’obiettivo di accompagnare gli operatori agricoli del territorio nell’adozione consapevole di una strategia di diversificazione produttiva in grado di generare positivi riflessi sui loro assetti competitivi e, di conseguenza, sulle relative performance economiche.

E’ insito in ciò il massimo potenziale vantaggio che l’intero Sistema Agricolo ed Agro-Industriale della Valle d’Ansanto potrà trarre dal Progetto «IntelliGenes».


Obiettivi e Protocollo

Il punto di approdo del Progetto «IntelliGenes» è insito nello sviluppo formulativo di specifici «prodotti per la salute», in una preliminare «forma prototipale», che risultino, al contempo, innovativi ed irripetibili: questo, sia per la particolare matrice vegetale di derivazione, riconducibile alla Flora Officinale Anxantica (FOA), sia per il loro profondo radicamento geografico, con riferimento al luogo di origine delle specie botaniche impiegate per la loro produzione.

In tal modo, si viene a delineare un «modello di sviluppo territoriale» di assoluta avanguardia poiché in grado di favorire l’avvio di un più organico percorso di rilancio dell’economia complessiva della Valle d’Ansanto fondato sui suoi asset di maggior pregio, vale a dire quelli agro-naturalistico-ambientali, unitamente a quelli socio-culturali. Quanto espresso, pur sempre tutelando la biodiversità dei luoghi – sperabilmente promuovendo l’istituzione di un GeoParco utile a difendere le risorse floristiche autoctone del territorio, comprese le specie a rischio di estinzione – e salvando dall’oblio quell’inestimabile «scrigno di antichi saperi» in fatto di medicina tradizionale che l’Unesco definisce «Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità».

In prospettiva, il Progetto «IntelliGenes» aspira a rendersi «scalabile» dalla propria condizione di «progetto-pilota» ad una più ampia di «best practice» a favore dell’intera Valle d’Ansanto, attraverso una mirata attività di divulgazione scientifica e di disseminazione dei risultati conseguiti volta a coagulare, attorno all’impianto originario, un network sempre più esteso e coeso di attori economici, soggetti del mondo accademico e della ricerca ed istituzioni, senza mai dimenticare le comunità native.

In questo senso, il suo Soggetto Capofila si è fatto promotore di un primo Protocollo d’Intesa congiunto, con le Amministrazioni Comunali dei paesi nei quali insistono le aziende agricole aderenti al partenariato, inevitabilmente destinato ad essere esteso a
tutti gli altri comuni che rientrano nel perimetro della Valle d’Ansanto, oltre che suscettibile di ampliamento delle linee d’azione programmatiche funzionalmente a favorire un concreto e duraturo sviluppo dell’area.






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Il Progetto Operativo di Innovazione è finanziato a valere sulla Misura 16 – Sottomisura 16.1
Tipologia di Intervento 16.1.1 Azione 2 del PSR Campania 2014-2020,
in attuazione della Strategia di Sviluppo Locale del GAL ATS AISL (GAL Irpinia Sannio – GAL CILSI) – Misura 19 – Sottomisura 19.2